Cari lettori, vi inserisco poche righe di un altro articolo questa volta tratto dal sito: <<www.paginemamma.it>>
I bambini affrontano il momento della menzogna in maniera diversa: fino ai 7/8 anni avvertono che la bugia è qualcosa di negativo, che viene associato a punizioni e rimproveri, ma nella mente dei più piccoli c’è insita l’idea che i genitori sanno sempre quando essi mentono e ciò impedisce loro di “falsificare” i sintomi della bugia. Quando si fanno più grandi, però, aumenta la loro capacità di dire bugie. I bambini di circa 10-11 anni, infatti, non solo cominciano a discernere tra i vari tipi di bugie, e a capire ugualmente che non sempre mentire è sbagliato, ma sanno anche ben controllare i "sintomi" della bugia: le inflessioni di voce, le discordanze logiche, la gestualità convulsa, una certa eccitazione, lo sguardo altrove.E' verso i quattro anni che i bambini dicono bugie con consapevolezza, cioè sanno che stanno deliberatamente mentendo per evitare una punizione, ad esempio, oppure per attirare l’attenzione dei genitori in un momento particolarmente delicato (come quello, ad esempio, della nascita di un fratellino) oppure per pura imitazione del genitore (dare l’esempio, anche in questo caso è la regola numero uno).
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