martedì 9 aprile 2013

Per concludere

Per quanto detto fin ora i bambini imparano a mentire ed a utilizzare "l'arte" a loro piacimento. I bambini "esserini" in fase di sviluppo sono benissimo in grado di capire quando è il caso di mentire e quando no. 
Oggi a causa di spiacevoli situazioini che vanno a crearsi i bambini vengono chiamati in tribunale per testimoniare come testimoni.
Le loro testimonianze sono considerate preziose e possono addirittura essere decisive per il giudice.
Ovviamente va ricordato che, come lo stesso adulto, sono soggetti a suggestioni, e che quindi vanno interrogati con le giuste accortezze. Per questo motivo il compito viene lasciato a degli specialisti che utilizzeranno metodi e mezzi aduguati. Talvolta può ritenersi utile l'utilizzo di strumenti come giocattoli o giochi ed eventi che li mettano a loro agio. 
Questo piccola curiosità riguardate i tribunali ci fa capire che la bugia se pur facilmente presente nella vita di ogni bambino non è un fattore da considerare a prescindere preoccupante. Non possiamo trovare una ricetta che indichi precise forme di bugia e motivanioni e tanto meno modalità con cui un genitore deve reagire di fronte alla menzogna del figlio. Ogni caso va valutato differentemente dagli altri. Nei primi momenti quando il bambino mente per "fallacia" va aiutato a capire quale sia la realtà senza fare troppa pressione. Nel momento in cui il bambino avrà imparato ad utilizzare la menzogna a suo vantaggio vanno capiti i motivi e va aiutato a capire se è bene o male. Come detto all' inizio nonostante questo il bambino può ugualmente essere considerato affidabile; e potrei concludere che altrimenti non dovrebbe esserlo nessun adulto.  
 
 
Cari lettori io vi ringrazio per la vostra attenzione e spero che ciò di cui vi ho parlato possa esserevi stato d'aiuto.
Claudia.

martedì 2 aprile 2013

Riflettendo

Cari lettori, questa volta invece che riportarvi articoli o trarre informazioni da libri voglio solo fare una riflessione persolale.
Dalle informazioni raccolte finora si è capito che la menzogna nel bambino puà avere significati diversi e per tal motivo un adulto dovrebbe sempre fare attenzione a come reagisce. Il bambino come ci spiegano molti teorici mente, in alcuni momenti della sua vita, senza sapere di farlo perchè non ha ancora raggiunto le conoscenze necessarie o le capacità di ragionamento e quindi per fallacie. Crescendo però, imparano il meccanismo del mentire e se da prima sono intimoriti perchè consapevoli che "non si deve fare", presto riescono a sfruttare la bugia a loro vantaggio. E' a questo punto che il ruolo dell' adulto diviene fondamentale, il bambino lo guarda e lo imita e da questo imparerà a capire se mentire è bene o male. L'importatante per il bambino non sarà tanto quello che l'adulto dice, ovvero frasi come: " mentire è sbagliato non si deve fare", ma il bambino garderà soprattutto il modo di comportarsi della figura di riferimento.
In secondo luogo importante è il modo con cui l'adulto reagisce di fronte alla bugia, indagare sul perchè risulta poco producente soprattutto se il bambino è piccolo. Più consigliato è an aproccio con tono tranquillo che con domande e affermazioni alimenta il discorso del bambino aiutandolo o meglio inducendolo ad arrivare da solo ad una conclusione che lo porta a capire che sta sbagliando.
Così con la pazienza e la cura di chi gli sta accanto il bambino impara a ragionare nel modo corretto e a decidere da sè se le bugie sono una cosa giusta o sbagliata.

venerdì 29 marzo 2013

I bambini imparano dagli adulti

  Cari lettori vi ho inserito questo breve articolo correlato con i motivi che portano i bambini a mentire.
www.cafeweb.it 


Come comportarsi quando il bambino dice una bugia I bambini, se vivono in un ambiente dove le bugie non vengono dette, loro stessi sono i primi a non mentire, contrariamente al pensiero comune che vede i bambini come dei maestri nel dire bugie. Se il bambino mente è perché vuole distorcere la realtà, negando il fatto evidente, desiderando di non aver compiuto tale azione oppure dimostrando di aver preso coscienza di ciò che ha fatto e di sentirsi in colpa. Secondo le teorie di Erikson, i bambini dai due ai quattro anni iniziano a mentire o per non far soffrire la madre oppure per essere al centro dell’attenzione, talvolta anche perché non si ricorda il fatto ma non vuole farlo sapere. Molti genitori quindi procedono sgridando il bambino mentre altri ancora evitano le percosse ma cercano di ragionare con il bambino per fargli capire che ciò che ha fatto è sbagliato. La cosa che sicuramente non bisogna fare è di sforzare il bambino a giustificare le bugie dette in quanto lui continuerà a dire altre bugie, la cosa migliore da fare è quello di agire con cautela in quanto il bambino non sa distingure per bene la realtà con la fantasia, non bisogna arrabbiarsi. Se il bambino si vanta del fatto che mente, bisogna insegnargli che ciò non è motivo di vanto ma senza metterlo in ridicolo dinnanzi alle altre persone.
Il consiglio che possiamo trarre da questo articolo è di fare sempre molta attenzione a come ci rapportiamo con i nostri figli e con bambini e ragazzi in generale; un approccio basato su bugie non è giustificato perchè a parlare è un adulto. In tal caso non bisogna meravigliarsi se il piccolo che si ha affianco impara presto ad utilizzare le bugie come mezzo di comunicazine.  

venerdì 15 marzo 2013

Perchè un bambino mente (seconda parte)

Cari lettori,
tornando al discorso in sospeso altri motivi per cui i bambini/ragazzi mentono possono essere:
  • Bugie per compensare una bassa stima di se.
    L’autostima è un aspetto importante della vita di ogni persona: Consiste nel maggior o minor apprezzamento di noi stessi in relazione ai propri successi o ai propri insuccessi”.1 MONICA TOGNIONI: PERCHE I BAMBINI DICONO LE BUGIE.Se essa manca può far sentire la persona (in questo caso bambino o ragazzo) diversa, inferiore o addirittura inadeguata. Per tal motivo il soggetto potrebbe essere portato ad inventare bugie, o meglio false verità, che a suo avviso lo rendono migliore.
    Ad esempi una ragazzina che vede le sue coetanee che cominciano ad uscire con i primi ragazzi cosa non avvenuta ancora per lei (magari a causa di una rigida educazione) potrebbe inventare episodi in cui racconta di essere uscita con un ragazzo perché questo la fa sentire meglio, la fa sentire adeguata.

  • Bugie per essere accettato dal gruppo.
    A volte per sentirsi accettati o fare colpo sugli amici vengono inventati episodi che colpiscono gli altri; soprattutto in adolescenza quando l'appartenenza ad un gruppo è fondamentale.


     
     
  • Bugie in difesa della privacy.
    Questo tipo di menzogna caratterizza soprattutto gli adolescenti che iniziano a sentire la necessità di un loro “mondo.

lunedì 11 marzo 2013

Perchè un bambino mente (parte uno)

Le ragioni per cui un bambino o un ragazzo mente sono molteplici possiamo distinguerle in quei motivi più psicologici (come piacere della beffa descritto precedentemente) ai motivi più “materiali” visti anche come cause più quotidiane.
Due esempi sono:
  • La bugia per evitare la punizione È quella che i bambini imparano a dire per prima. Non si tratta di capire il concetto di menzogna il bambino anche quello di tre anni se si sente minacciato da una probabile punizione mente.

  • Bugia come espressione di un desiderio. Un bambino può essere portato a mentire sentendo dentro di se un forte desiderio che nella realtà non può essere colmato. Da qui la creazione di un amico immaginario che possa farlo sentire meno solo, o che semplicemente ciochi con lui.

giovedì 7 marzo 2013

Intenzionalità

Buonasera lettori,
riguardo gli ultimi post fatti posso aggiungere che: Paul Ekman si contrappone a Piaget.
Nel suo libro: ” le bugie dei ragazzi” scrive:  i bambini di appena quattro anni, e forse anche più piccoli, sanno che è male ingannare intenzionalmente qualcuno. La loro condanna della menzogna è anzi più netta che presso i ragazzi più grandi o gli adulti.
Di conseguenza pur non avendo in mente una lucida definizione di bugia essi sono capaci di mentire e lo fanno soprattutto per evitare punizioni; tuttavia un bimbo che ha un età che dai tre anni e mezzo ai sei di fronte ha fatti compiuti tiene ben presente l’intenzionalità ma esso non è capace di introdurre tale concetto se gli si chiede una definizione. Se già verso gli otto anni il bambino comincia ad avere chiaro il concetto di fiducia, nella preadolescenza e nella pubertà i ragazzi sanno che: i rapporti possono essere compromessi se la fiducia viene a mancare.

giovedì 17 gennaio 2013

Articolo sulle bugie.

Cari lettori, vi inserisco poche righe di  un altro articolo questa volta tratto dal sito: <<www.paginemamma.it>>

I bambini affrontano il momento della menzogna in maniera diversa: fino ai 7/8 anni avvertono che la bugia è qualcosa di negativo, che viene associato a punizioni e rimproveri, ma nella mente dei più piccoli c’è insita l’idea che i genitori sanno sempre quando essi mentono e ciò impedisce loro di “falsificare” i sintomi della bugia. Quando si fanno più grandi, però, aumenta la loro capacità di dire bugie. I bambini di circa 10-11 anni, infatti, non solo cominciano a discernere tra i vari tipi di bugie, e a capire ugualmente che non sempre mentire è sbagliato, ma sanno anche ben controllare i "sintomi" della bugia: le inflessioni di voce, le discordanze logiche, la gestualità convulsa, una certa eccitazione, lo sguardo altrove.E' verso i quattro anni che i bambini dicono bugie con consapevolezza, cioè sanno che stanno deliberatamente mentendo per evitare una punizione, ad esempio, oppure per attirare l’attenzione dei genitori in un momento particolarmente delicato (come quello, ad esempio, della nascita di un fratellino) oppure per pura imitazione del genitore (dare l’esempio, anche in questo caso è la regola numero uno).